Appello di Monica, affinché non vi sia pù alcun medico che “consigli” di abortire ad una donna per delle radiografie al gomito, senza sapere di essere incinta!

Nola, lì 17 settembre 2009

Io, sottoscritta,  Monica S. di anni 34,madre di tre figli di 10, 9 e 7 anni e in  attesa del quarto, rilascio questa testimonianza per far conoscere la sconcertante realtà di donne, come me, “costrette” ad abortire per il terrore della nascita di un figlio malformato  dalla colpevole ignoranza di qualche medico.  Nel mese di marzo del 2001, in seguito alla rottura del gomito sinistro, fui sottoposta a 3 o 4 radiografie, senza sapere di essere già incinta. Fui ingessata per 30 giorni e nel frattempo scoprii di esser incinta. Un medico dell’Ospedale Civile mi  “consigliò”  di abortire in quanto, da poco incinta, avevo fatto delle radiografie ed il bimbo poteva nascere malformato. Io e  mio marito, temendo appunto queste malformazioni, a malincuore, decidemmo di abortire. A distanza di 8 anni sono venuta a conoscenza del fatto che la dose di radiazioni assorbita dall’embrione era di pochi millesimi di rad e che, per raggiungere la soglia di sicurrezza di 5 rad, sarebbero state necessarie  alcune migliaia di radiografie al gomito! [https://www.gravidanzafelice.com/tabella-radiazioni/] Mi auguro che dopo questa mia triste storia siano presi provvedimenti atti ad evitare che vi sia in Italia un medico che consigli ad una donna incinta di  abortire per l’esposizione ad una dose minima di radiazioni ionizzanti.                              Monica S.

Un primo provvedimento potrebbe essere quello di far conoscere e potenziare il Telefono Rosso.

Associazione Gravidanza Felice

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