6 Ott. 2020
Buongiorno,
ho 29 anni e sono alla 35ma settimana di gravidanza.
Da anni sono in cura con escilatropam (10mg/die), che ho scalato gradualmente in previsione di una gravidanza, arrivando a 5mg/die nel momento in cui ho scoperto di essere incinta. Da quel momento ho ridotto ulteriormente la dose fino a 1mg/die, che prendo tutt’ora. Fra qualche giorno lo toglierò completamente per arrivare al giorno del parto senza l’assunzione del farmaco.
Data la fatica psicologica, vorrei riprendere il farmaco appena dopo il parto pur, peró, allattando (il mio psichiatra dice che il farmaco è compatibile con l’allattamento). Vorrei dai voi una conferma.
– È possibile allattare assumendo escilatropam? Se sì, in che dosi?
– Quali sono i rischi per il neonato legati all’assunzione del farmaco in allattamento in basse dosi (4-5 mg/die), considerando un allattamento misto?
Ho scritto lo stesso quesito alla mail: telefonorosso@policlinicogemelli.it (mail corretta?) e sono in attesa di risposta.
Ringraziando anticipatamente, porgo
Cordiali Saluti
Valentina
14 ott. 2020 Gravidanza Felice
Gentile sig.ra Valentina,
Le trasmettiamo la risposta del prof. Marco De Santis, responsabile del Telefono Rosso del Policlinico Gemelli di Roma:
“Escitalopram si può usare in allattamento, perché passa poco nel latte.”
Dal momento che riteniamo il suo quesito e la consulenza del prof. De Santis molto utili per altre donne con i suoi stessi problemi, vorremmo poterli pubblicare sul nostro sito https://www.gravidanzafelice.com/, se è d’accordo.
Confidando nel suo buon cuore e nella sua sensibilità, cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri più cordiali saluti,
Ass. Gravidanza Felice
Gio 15 ott. 2020
Certo, potete pubblicare il mio quesito e la risposta del Prof. Marco De Santis.
Avevo chiesto una consulenza anche al Professor Antonio Clavenna, Responsabile Unità di Farmacoepidemiologia
Laboratorio per la Salute Materno Infantile
Dipartimento di Salute Pubblica
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS,
che ha risposto così:
“escitalopram passa nel latte materno in basse quantità. Per dosi fino a 20 mg al giorno è considerato compatibile con l’allattamento al seno, anche se sarebbe preferibile, se possibile e d’accordo con il medico curante, valutare la possibilità di sostituirlo con un antidepressivo della stessa classe eliminato più rapidamente dall’organismo (per esempio sertralina, paroxetina).
Con dosi basse (5 mg al giorno) anche con l’allattamento esclusivo al seno, il verificarsi di effetti indesiderati nel lattante è improbabile. Gli effetti segnalati riguardano prevalentemente sedazione eccessiva, difficoltà alla suzione, irritabilità. Questi sono i sintomi che può essere utile osservare, contattando il pediatra se dovessero comparire”
Cordiali saluti,
Valentina
Se ti piace gravidanza felice ricordati di seguire la nostra pagina facebook