10 gennaio 2021
Buongiorno,
Mi permetto di contattarvi in quanto ho qualche domanda in merito al trattamento che sto seguendo ormai da anni per ansia e attacchi di panico.
Attualmente prendo 20 mg di Escitalopram al mattino e 0.5 mg di Lorazepam mattina e sera. Il mio medico mi ha consigliato di smettere piano piano i farmaci per evitare rischi alla nascita. Sono alla 15ª settimana di gravidanza e le ecografie non mostrano problemi malformativi.
Vorrei provare a diminuire i dosaggi dei farmaci per evitare la sindrome da sospensione al bambino alla nascita e mi chiedevo se facendolo l’ultimo mese di gravidanza permetterà di ridurre tali rischi. Non sono sicura di riuscirci ma vorrei provare per poi riprendere il trattamento nel periodo post partum. Voi a che momento mi consigliate di iniziare a diminuire?
Ringrazio in anticipo per la cortese attenzione.
16.01.2021
Buon giorno,
Le trasmettiamo, scusandoci per il ritardo, dovuto ad una nostra distrazione, la risposta del prof. Marco De Santis, responsabile del Telefono Rosso del Policlinico Gemelli di Roma:
“Se vuole provare a scalare lo faccia dall’ottavo mese, ma per esperienza la maggior parte non riesce a diminuire senza ricadute. Il rischio alla nascita e’ di un 15-20% con sintomi lievi e transitori. Noi consigliamo di continuare e di partorire in centro con neonatologia.”
Dal momento che riteniamo il suo quesito e la consulenza del prof. De Santis molto utili per altre donne con i suoi stessi problemi, vorremmo poterli pubblicare sul nostro sito https://www.gravidanzafelice.com/ , se è d’accordo. L’email non comparirà.
Confidando nel suo cuore e nella sua sensibilità, Le inviamo tanti cordiali saluti e auguri,
P.S. Le segnaliamo anche ad ogni buon fine queste testimonianze sul Tavor (lorazepam) in gravidanza sul nostro sito:
https://www.gravidanzafelice.com/tavor-citalopram-ed-olanzapina-in-gravidanza-ed-in-allattamento/
e questa consulenza del dott. Antonio Clavenna del Laboratorio per la Salute Materno Infantile dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano su http://forum.corriere.it/farmaci-e-gravidanza/01-09-2017/ultimo.html?refresh_ce-cp
Se di Milano o della Lombardia, si può rivolgere anche ad ambulatori ospedalieri per donne con i suoi stessi problemi, quali il Centro Psichedonna presso l’ospedale Macedonio-Melloni Fatebenefratelli
o l’ambulatorio di Ostetricia e Psicofarmacologia presso l’Ospedale Sacco
https://www.gravidanzafelice.com/gravidanza-e-psicofarmaci-ora-c%e2%80%99e-un-ambulatorio-dedicato/
Se di Roma o del Lazio, al Servizio ambulatoriale e di Day Hospital per il sostegno psicologico alla maternità per donne in gravidanza e nel periodo successivo al parto. https://www.gravidanzafelice.com/una-buona-notizia-per-le-romane-e-le-laziali-anche-a-roma-sostegno-psicologico-alla-maternita-per-donne-in-gravidanza-e-nel-periodo-successivo-al-parto/
Segnaliamo anche l’Associazione Progetto Ilizia https://www.progettoilizia.org/ fondata da mamme con problemi simili ai suoi e da specialiste.
Buongiorno,
ringrazio il prof. De Santis per la risposta molto chiara e il vostro servizio per tutto quello che fate per le donne in gravidanza. Certo potete pubblicare senza problemi la mia domanda con la relativa risposta. Spero che possa aiutare altre donne.
Cordiali saluti
18 marzo 2021
Gentili,
mi permetto di contattarvi nuovamente per avere dei chiarimenti riguardo al trattamento che sto assumendo in gravidanza Escitalopram 20mg e Lorazepam 1mg. Su vostro consiglio ho deciso di continuare il trattamento fino al termine della gravidanza, ma mi chiedevo se ci sono degli studi a lungo termine sulle conseguenze dello sviluppo neuro-comportamentale del bambino (eventuali disturbi dello spettro autistico, disturbo dell’attenzione o linguaggio). La letteratura che ho trovato non è chiara.
Vi ringrazio per la disponibilità e faccio i complimenti per l’ottimo servizio che offrite.
Cordiali saluti.
Buon giorno,
Le trasmettiamo la risposta del prof. Marco De Santis, responsabile del Telefono Rosso del Policlinico Gemelli di Roma:
“I disturbi dello spettro autistico sono in aumento nei paesi occidentali ed e’ difficile correlarli a trattamenti farmacologici per i fattori confondenti. Più la mamma è ben equilibrata dal punto di vista terapeutico, meglio va la gravidanza e l’allattamento e l’accudimento.”
Tanti cordiali saluti e auguri,
17 maggio 2021
Buongiorno,
mi permetto di contattarvi perché vorrei sapere se il trattamento farmacologico che sto assumendo in gravidanza potrà essere continuato durante l’allattamento. Attualmente sto prendendo 20 mg di Escitalopram e 1 mg di Lorazepam al giorno (tutte le ecografie sono nella norma). Nei momenti di forte ansia prendo 2 mg di Lorazepam.
Mi chiedevo se questi dosaggi possono essere mantenuti durante l’allattamento o se è preferibile utilizzare il latte in polvere per il benessere del bambino?
Ringrazio per la cortese attenzione e saluto cordialmente.
18 maggio
Buona sera,
Le trasmettiamo la risposta del prof. Marco De Santis, responsabile del Telefono Rosso del Policlinico Gemelli di Roma:
“Farmaci compatibili con allattamento.”
Tanti cordiali saluti.
13 giugno 2021
Buongiorno,
mi permetto di contattarvi nuovamente, perché, come aveva previsto il prof. De Santis, riducendo i farmaci, purtroppo i sintomi ansiosi-depressivi sono riemersi, soprattutto ora che mancano solo tre settimane al parto. Pertanto vorrei ritornare al dosaggio iniziale di Escitalopram e Lorazepam abbastanza rapidamente, per poter affrontare il parto e periodo post-parto in modo relativamente sereno. Mi chiedevo se posso fin da subito riprendere entrambi i farmaci o se devo iniziare in modo graduale per evitare sbalzi al bambino? Attualmente prendo 5 mg di Escitalopram (prima erano 20mg) e 0.5 mg di Lorazepam (prima 1mg -2 mg al bisogno).
Ringrazio il prof. De Santis e il vostro servizio per il prezioso aiuto che fornite in questo periodo così fragile.
Cordiali saluti
Buon giorno,
Le trasmettiamo la risposta del prof. Marco De Santis:
“Per riaumentare o reintrodurre farmaci, deve sentire proprio curante o venire da noi al Gemelli se può.”
Tanti cordiali saluti
31 dicembre 2021
Buongiorno,
Vorrei lasciare la mia testimonianza, che forse può aiutare altre donne che si sono trovate in difficoltà come me durante la gravidanza. Prendo da anni 20 mg di Escitalopram e 1-2 mg di Lorazepam al giorno per attacchi di panico. Avevo paura che questi farmaci potessero fare del male al mio bimbo, così contattai il prof. De Santis. Mi consigliò di continuare fino a fine gravidanza, di curarmi bene ed essere serena per poter essere una madre sana e disponibile per l’accudimento di mio figlio. Verso la fine, però, ho provato a diminuire i farmaci in vista del parto, temevo i sintomi da sospensione nel neonato. Sono stata malissimo: ansia, disturbi del sonno e umore triste. Ho riportato,quindi, il dosaggio a quello precedente. E per fortuna. Il parto é stato difficile, due giorni di lunga attesa per poi terminare in parto cesareo (questo non a causa dai farmaci che prendevo). In seguito ho purtroppo avuto un’infezione, che mi ha buttata molto giù fisicamente e moralmente. Se non avessi avuto il supporto farmacologico sarei crollata del tutto. Mio figlio sta benissimo, non ha avuto nessun sintomo da sospensione alla nascita, è curioso, dorme e mangia bene e ogni giorno ci riempie di una gioia immensa. I farmaci mi aiutano ancora oggi a dare serenità al mio bambino e lui lo percepisce.
Seguite le indicazioni del prof. De Santis, perché non potete sapere come andrà il parto e il post partum, l’importante è curarsi al meglio per cercare di essere al meglio per i nostri figli in un periodo di difficili prove a livello emotivo e fisico. Non sottovalutate il periodo del post parto con gli ormoni a mille. Ringrazio ogni giorno questo splendido servizio e il prof. De Santis.
Cordiali saluti.
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